ANABIO: UNA NUOVA REALTA' A TUTELA DEL BIOLOGICO


“Prospettive del biologico: tra mercato e Piano di Sviluppo Rurale 2014/2020” è stato il tema al centro del convegno che si e tenuto sabato 7 marzo al Fermo Forum nella Sala Picena del Teatro dei Sapori. L'iniziativa rientrava nell'ambito di “Tipicità- Festival dedicato ai sapori e alle altre eccellenze made in Marche” che si é chiuso il 9 marzo. Il convegno é stata inoltre l’occasione per presentare la costituzione dell'Associazione ANABIO- Associazione nazionale agricoltura biologica regionale promossa dalla Confederazione italiana agricoltori di cui fanno parte associazioni territoriali costituite in più Regioni italiane. “L'Associazione nasce come momento di sintesi del lavoro svolto negli ultimi anni dalla Cia -ha detto Massimo Sandroni direttore provinciale della Cia- su tutto il territorio regionale, nel sostenere lo sviluppo dell’Agricoltura Biologica e vuole porre le basi per rendere più incisivo e programmatico il nostro impegno nel settore”. L'Associazione, infatti, è pensata per essere uno strumento operativo della CIA, aperta a tutti gli agricoltori del biologico e delle sue declinazioni, per rappresentare le esigenze di tutti coloro che si dedicano o si dedicheranno all'agricoltura ed agli allevamenti biologici, biodinamici e analoghi. ANABIO si propone di promuovere, sviluppare e approfondire, tra i produttori, i consumatori e le giovani generazioni, una adeguata conoscenza dei metodi di produzione biologica. Favorire l'aggregazione a livello territoriale, la divulgazione delle tecniche di campo e dei processi produttivi propri degli alimenti biologici, così come definito dal Regolamento (CE) 2092/91 e successive modifiche, ivi comprese le integrazioni nazionali. Nonché promuovere, predisporre, organizzare e attuare programmi di ricerca, studio e sperimentazione attinenti i metodi di produzione biologica e tutte quelle iniziative atte a favorirne la diffusione, lo sviluppo e il progresso. L'azione dell'Associazione sarà rivolta innanzitutto alla promozione della conoscenza dell'agricoltura biologica, dei metodi adottati, dei territori interessati, dei prodotti ottenuti e alla difesa degli interessi degli agricoltori. “In occasione del convegno è importante sottolineare la costituzione ufficiale di ANABIO Marche facente capo alla CIA Marche- ha commentato Federico Marchini presidente ANABIO- che proporrà come presidente Paolo Ciarimboli. In una situazione nazionale che vede crescere il consumo di prodotti biologici e il relativo fatturato, di cifre superiori al 15%, Anabio Marche vuole porsi come riferimento per i circa 2mila produttori biologici della regione. Il tutto all’interno di un trend di aumento del numero delle aziende bio e del suolo dedicato al biologico. Gli ultimi dati ufficiali 2013 registrano in circa 57.000 ettari (12% del territorio marchigiano) la superficie dedicata all’agricoltura biologica e biodinamica. Consideriamo che ci troviamo in una regione che vanta nel settore biologico almeno due indicatori di eccellenza nazionale: leader nella produzione di pasta biologica e ha visto nascere sul suo suolo la prima filiera biologica certificata in Italia”. Al simposio sono intervenuti Gianfranco Santi direttore Cia Marche, Maura Malaspina assessore Agricoltura e Ambiente della Regione Marche, Fabrizio Cesetti presidente della Provincia di Fermo, Graziano Di Battista presidente Camera di Commercio di Fermo. Le conclusioni a cura di Mirella Gattari presidente Cia Marche.

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